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Attacchi di panico – Studio Tripoli Serena

Gli attacchi di panico

attacchi di panicoGli attacchi di panico sono episodi di improvvisa ed intensa paura, in cui si assiste ad una rapida escalation dell’ansia.

In genere il primo episodio è “un fulmine a ciel sereno” che può spaventare tanto la persona, al punto da ricorrere al pronto soccorso o a figure mediche. Infatti quello che prevale è la sintomatologia fisica (tremore, tachicardia, sensazione di soffocamento etc.)

Quasi sempre seguono altri eventi a distanza più o meno ravvicinata. Quando si ripetono nel tempo può manifestarsi la cosiddetta ansia anticipatoria, ovvero la paura che si possano scatenare degli attacchi improvvisi e paralizzanti. Viene compromesso dunque il normale funzionamento della persona. Ed il suo livello di benessere.

Spesso chi soffre di attacchi di panico mette in atto comportamenti quali l’evitamento di tutte le situazioni potenzialmente ansiogene. La quotidianità viene dunque alterata e la persona sperimenta sempre maggiore disagio e frustrazione.

Inoltresi possono osservare delle conseguenze indirette anche sui familiari, o chi sta intorno alla persona che ne soffre e che sembra diventare non completamente autosufficiente. Spesso smette di guidare la macchina, oppure non riesce più a svolgere serenamente attività quotidiane da solo, come fare la spesa o andare a lavoro, e per questo necessita dell’aiuto dell’altro.

Come si manifesta un attacco di panico? Innanzitutto ha un esordio improvviso, raggiunge l’apice in circa 10 minuti e dura al massimo 20 minuti (o anche meno). La persona sperimenta un forte stato di angoscia e diversi sintomi fisici quali palpitazioni, sudorazione improvvisa, dolore al petto, nausea, vertigini etc. Tutto ciò è accompagnato dalla sensazione reale di morire o impazzire. In più non si percepisce alcun controllo e questo non fa che aumentare langoscia. Gli attacchi di panico possono avere cause diverse e manifestarsi in contesti vari (luoghi aperti, chiusi, affollati etc.).

Nei casi più gravi è sconsigliato l’uso di farmaci, da abbinare al percrso terapeutico.

-Dott.ssa Serena Tripoli-


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